Francavilla di Sicilia: dubbi sul Bilancio del 2014

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di Nello Cristaudo

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L’ultima scadenza gli fu fatale… Questo dovrebbe essere l’epitaffio  da scrivere sul rendiconto della gestione relativo all’esercizio finanziario 2014, il famoso Conto Consuntivo, che doveva essere approvato già sin dal 30 aprile scorso dal Commissario straordinario con i poteri sostitutivi del Consiglio Comunale, Maria Riva. Con una nota, indirizzata al sindaco di Francavilla di Sicilia, Lino Monea, al Responsabile del Servizio Idro-elettrico, Ing. Antonino Seminara, e alla Responsabile del Servizio Economico-finanziario, Rag. Rosalba Pennino, Giuseppe Bombara, Filippo Sgarlata e Carmelo Puglisi, componenti di un Comitato Civico, chiedono chiarimenti sul conto di bilancio esercizio 2014. Nella missiva i  tre mittenti, facendo seguito ad una loro lettera del 17/07/2015 rimasta inevasa, sottolineano di aver riscontrato “delle discordanze rilevate sul conto del bilancio esercizio 2014, tra le fatturazione bimestrale ai privati dei consumi di energia elettrica”. Il comune di Francavilla di Sicilia è uno dei pochi in Italia ad avere il privilegio di poter riscuotere le somme derivanti dal consumo dell’energia elettrica che anziché essere pagata all’Enel viene incamerata dallo stesso ente.

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Il sindaco di Francavilla di Sicilia, Lino Monea
Il sindaco di Francavilla di Sicilia, Lino Monea

I componenti del Comitato Civico francavillese, costituitosi nel centro alcantarino per sopperire al vuoto lasciato dal Consiglio Comunale decaduto oltre un anno e mezzo fa, vogliono che si faccia chiarezza sulla particolare “contraddizione” da loro rilevata. A loro dire, la difformità consisterebbe nel fatto che “sommando i sei bimestri delle fatturazioni dell’energia elettrica” nell’esercizio 2014, “risulta un totale pari ad € 1.647.123,39  così ripartito nelle entrate 2014: € 540.622,09 al codice 1.01.0050 ed € 1.121.781,38 al codice 3.01.0830, mentre nel conto del bilancio 2014, sotto la dicitura “accertamenti” risultavano € 894.55,23 al codice 1.01.0050 ed € 1.121.781,38 al codice 3.01.0830, per un totale di € 2.016.339,61 con una differenza in eccesso di € 369.216,22.” Inoltre evidenziano che, negli ultimi due mesi avendo riesaminato attentamente quanto sopra, hanno notato che i consumi comunali dell’energia elettrica vengono riportati all’interno della sezione “entrate” del bilancio per un importo pari ad € 200.00,00 l’anno, anziché a loro parere, dovrebbero essere iscritti alla sezione “spese”. Per cui ci sarebbe, secondo il Comitato Civico, una differenza in eccesso non più di circa 370.00,00 euro bensì di € 570.00,00. Infine, avendo gli stessi esaminato anche il conto del bilancio esercizio 2013, hanno pure notato che sussistono le stesse discordanze con una differenza in eccesso di circa € 375.00,00, mentre in quello del 2012 hanno rilevato una incongruenza dei consumi comunali relativi all’energia elettrica, riportati nella voce “entrate” di circa 200.00,00 euro. Riepilogando, quindi, dopo aver scandagliato le poste dei bilanci, nei consuntivi ci sarebbero, sempre secondo il loro avviso e salvo fatti gli errori, somme riportate in eccesso per un totale di circa € 1.145.00,00.

Ing. Antonino Seminara
Ing. Antonino Seminara

Un bel rompicapo quello  che pongono i componenti del Comitato Civico al Commissario Maria Riva che, in sostituzione del Civico Consesso,  dovrebbe approvare il conto consuntivo del 2014, la quale dovrà dirimere la matassa trovando il filo d’Arianna. Intanto un dato è certo: la scadenza per l’approvazione del rendiconto del 2104 è abbondantemente cessata il 30 aprile 2015.  Il termine è di particolare importanza posto che il documento contabile, con tutti i suoi allegati, misura ciò che si è fatto nel corso di un anno, in termini di grandezze quantitativo-monetarie e di analisi qualitative e, nel contempo, descrive come i piani e i programmi, in tutti i loro aspetti, si sono realizzati, con i risultati ottenuti e i costi sostenuti. Attraverso la rendicontazione, in particolare, l’ente locale può determinare il grado di operatività e di efficienza raggiunti con la gestione nonché il rapporto coerente fra le utilità prodotte ed il sacrificio imposto all’utente-contribuente, da cui provengono in prevalenza le risorse. Inoltre, senza l’approvazione dell’importante documento contabile, di fatto viene anche impedito all’Ente di dotarsi, entro i termini di legge ovvero per quest’anno il 30 settembre, del bilancio di previsione limitando a tal fine la capacità di spesa del comune che sino ad ora ha operato in dodicesimi. E se l’articolo 227, comma 2, del Dlgs n. 267 del 2000 prevede lo scioglimento del Consiglio Comunale per  la mancata approvazione  del conto consuntivo da parte dell’organo consiliare entro il 30 aprile dell’anno successivo, nel caso in esame dove il Civico Consesso è già sciolto, le conseguenze della mancata approvazione a chi dovranno essere attribuite e quali saranno gli organismi preposti a rilevare siffatti problemi? Certamente la questione posta dal Comitato Civico avrà anche dei riflessi sulla nuova riforma della contabilità pubblica, in vigore da quest’anno, che prevede “l’armonizzazione dei bilanci”, ovvero un sistema contabile omogeneo, necessario ai fini del coordinamento della finanza pubblica,  del consolidamento dei conti pubblici, anche per rispondere con maggiore efficienza alle verifiche disposte in ambito europeo, delle attività connesse alla revisione della spesa pubblica.
comune francavillaAl fine di dare attuazione alla riforma gli enti locali devono adeguare il proprio sistema informativo contabile ai principi della riforma, con particolare riferimento alle scritture di contabilità finanziaria, alla classificazione del bilancio, l’affiancamento della contabilità economico-patrimoniale attraverso l’adozione di un piano dei conti integrato, l’elaborazione del bilancio consolidato con i propri organismi e enti strumentali, secondo modalità dettagliatamente individuate dai principi contabili applicati allegati alla riforma, la cui corretta applicazione garantirà l’armonizzazione dei conti pubblici. Sicuramente sentiremo ancora parlare e dibattere di queste problematiche, a cui daremo ampio risalto, dando voce a chiunque voglia dire la sua sull’argomento.

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